giovedì 12 settembre 2024

L'autocoscienza

 L'autocoscienza non è soltanto la consapevolezza di essere al mondo, è soprattutto la presa di posizione di fronte all'esistenza.  Il che vuol dire che non si subisce passivamente il mondo, ma si diviene capaci di prendere posizione riguardo ai valori.

Conoscere quali sono i valori e il modo in cui interagiscono con la crescita spirituale della persona vuol dire non trovarsi disorientati di fronte agli avvenimenti.

1. I valori di produzione  rappresentano il modo in cui si  arricchisce il mondo.

2. I valori di esperienza sono piuttosto un arricchimento per il proprio mondo interiore.

3. I valori di atteggiamento aiutano a trovare il senso in una situazione immodificabile.

La conoscenza e l'esperienza non sono la stessa cosa. Nell'esperienza si ha una partecipazione non solo intellettuale, ma anche emotiva e affettiva.

Un'esperienza di risveglio è un'esperienza di trasformazione. 

Un'esperienza del percorso è la percezione dei progressi che si compiono dopo il risveglio.

La noia prende corpo nell'esistenza quando viene a mancare l'interesse. Così, l'angoscia e l'ansia crescono se manca il significato. Il risveglio che opera la trasformazione,  mette in campo un'energia attrattiva, un interesse che mancava.

Nella cultura occidentale contemporanea sono molto apprezzati i valori di produzione; molto meno quelli di esperienza; quasi del tutto assenti i valori di atteggiamento. Si può farne subito una verifica. L'ingegnere che produce oggetti utili è più apprezzato di un artista che sembra fare cose irrilevanti. Eppure l'artista è una persona che non ambisce ad altro se non a lasciare dopo di sè un dono. La sua diviene una sfida verso una società che va dietro al calcolo.  Infatti  la validità del calcolo si mostra soltanto quando perviene al limite estremo, l'incommensurabile.

Come l'artista, anche la persona che vive una spiritualità si considera irrilevante e invisibile; non intende acquisire visibilità e rilevanza, perchè non considera il proprio Io più importante della relazione.  L'Io che vuole imporsi rende vana la relazione.    Il dono di sè è il modo più rilevante per rendere una relazione significativa. 

                           don Carmelo Guarini


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