giovedì 14 marzo 2013

il miracolo

Renan non credeva nei miracoli. Neppure Voltaire ci credeva. Molti storici e filosofi della modernità hanno detto di non credere nei miracoli. Essi dicevano di credere soltanto negli uomini che fanno la storia. Eppure il miracolo è sempre qualcosa che è aldilà di ogni aspettativa, è la grande sorpresa, l'evento imprevedibile, molto più in quà e molto più in là di ciò che è umanamente prevedibile. 
In questi ultimi due mesi abbiamo assistito, nella chiesa cattolica, ad almeno tre miracoli che tutti hanno potuto vedere  e toccare con l'intelligenza e col cuore. Il primo miracolo l'ha fatto il papa emerito, Benedetto XVI; il secondo miracolo l'ha fatto il collegio dei cardinali; il terzo miracolo, papa Francesco. Si tratta di un unico miracolo, che mostra una continuità nella discontinuità di diversi attori : la mitezza-umiltà di ogni soggetto ha attirato l'intervento di Dio nella storia umana. Il primo atto di umiltà e mitezza del papa emerito che ha riposto nelle mani di Dio e di Cristo-sposo la sorte della chiesa-sposa. Il secondo atto di umiltà e mitezza dei cardinali in Conclave che hanno rimesso nelle mani di Cristo-sposo l'avvenire della chiesa-sposa. Il terzo atto di umiltà e mitezza di papa Francesco: il bene più grande della chiesa è nel dono divino dell'amore. Se francescani e gesuiti si riconosceranno reciprocamente nell'amore, e così tutti i movimenti della chiesa, potrà finire finalmente l'epoca delle controversie e iniziare l'epoca della fraternità, della compagnia, dell'amicizia. Il miracolo ha un fondamento nella testimonianza della Sacra Scrittura e della Tradizione, fonti dell divina Rivelazione. Se gnostici, ariani e liberali negavano il miracolo, negavano Dio stesso, al quale non riconoscevano la libertà di operare qualcosa al di sopra delle forze umane. 
Il miracolo più grande per la chiesa e i cristiani è tornare sempre di nuovo a credere nel Vangelo, cioè al Dio per il quale nulla è impossibile: innalzare gli umili al posto dei potenti, ricolmare di beni gli affamati invitando i ricchi a dare per non rimanere a mani vuote, soccorrere il suo popolo quando non smette la fede e la preghiera.   il don

Nessun commento:

Posta un commento