venerdì 15 marzo 2013

l'ottimismo

Se l'infanzia è il luogo della grazia, il suo problema è di non perderla. Se la vecchiaia è il luogo della sapienza, il suo problema è come donarla. Il problema per i giovani e gli adulti è di non rimanere vittime della depressione ( il "sole nero" o il "male oscuro") e della decrescita, ossia di riuscire a vincere l'akedia e l'atonia. Non è utopia saper conservare l'ottimismo anche nei momenti di grande difficoltà. Neppure si tratta soltanto di sdrammatizzare, quando le questioni vitali vengono eccessivamente drammatizzate. Il "dare la vita" : questo è il dono di grazia e di sapienza che il Vangelo indica per tirarsi fuori dalla spirale dell'egocentrismo e dell'individualismo. Questo "dare la vita" è riferito sia all'aspetto materiale sia a quello spirituale. Nel dinamismo dei colori : il rosso ed il giallo muovono il desiderio e la passione nella direzione dell'attività; il verde e l'azzurro invitano al saper ricevere, all'accoglienza. Il Vangelo dona la possibilità di trasformare ogni problema in opportunità : se ami, non perdi la grazia divina; se doni la tua esperienza, la sapienza è comunicata e circola come un "cinguettio". Il fascino nel riuscire ad accostare l'arancio e l'indaco.
Non c'è malattia fisica o spirituale che Gesù Signore non riesca a guarire; non c'è problema che Egli non riesca a risolvere. Ciò che chiede a me, a te, ad ogni persona di buona volontà è soltanto la fede nella sua Parola; poi anche la carità è Lui che la dona, non sarà opera mia o tua o di ogni persona di buona volontà. Egli "dona la vita" al ricco Zaccheo, all'adultera, alla donna straniera, all'ebreo nel quale non c'è falsità, al discepolo che lo contesta o lo rinnega. La vita è sua, ma la dona sempre con grande larghezza e libertà. Ora si può tornare a respirare : l'aria è pulita!   il don

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