mercoledì 6 marzo 2013

il progetto

Il progetto è più di una previsione sul futuro. Di certo non può essere ridotto ad un organigramma. Il progetto nasce non tanto da un fortunoso marketing : durerebbe soltanto una stagione, come qualsiasi prodotto della moda. Un progetto che duri nel tempo, si gioca tutto sulla relazione autentica di persone che credono ad un ideale non effimero e passeggero. Così, al mito dell'eterna giovinezza, il progetto sostituisce l'ideale che non tramonta; al mito dell'apparenza, l'opera contro corrente; al mito del continuo cambiamento, la trasformazione che sa tenere salda  la fedeltà.
Il progetto non è una teoria astratta; è la ricerca di convergenze intorno ad un bene comune che sia più grande di un misero interesse personale. Il progetto osa investire sulle risorse umane: nel Vangelo trova un modello interessantissino : Gesù ha investito sopratutto sui peccatori, non sui giusti; ha investito non sugli intellettuali, ma sulle persone di buona volontà; e ancora non sui potenti e sui ricchi, ma sui poveri e gli esclusi.  Come mai il suo grande ideale sia andato avanti e non sia ancora stato seppelito dal mondo,  sarebbe difficile da spiegare, se lo si riducesse ad un colpo di scena ...!
Ogni volta che un qualsiasi "calcolo" s'insinua astutamente in un progetto, lo condanna all'insuccesso. Cosa chiede il progetto perchè possa realizzarsi ? Un'attenzione ai tre temi : il principio del pensiero, il principio dell'azione, il principio della parola. L'attenzione che abbia realizzato l'unità interiore della persona, può vedere già configurarsi la convergenza dei tre principi nelle relazioni tra persone. Non tanto l'immaginazione, quanto l'attenzione è il fattore dinamico ( la zwichenheit, direbbero i tedeschi) dell'unificazione nella distinzione, capace di impedire ogni dittatura della moda, dell'apparenza, dell'egocentrismo e del populismo, dell'improvvisazione piuttosto che la competenza e la preparazione.
      il don
 

Nessun commento:

Posta un commento