sabato 20 gennaio 2024

Corso e percorso

 L'insegnamento è una via dell'ascolto: colui che insegna tiene un corso.

L'esperienza è una via del gusto : colui che fa esperienza compie un percorso.

La riforma protestante è stata soprattutto un'etica. Infatti fa leva sulla coscienza. Lutero, col tema della coscienza, sottolinea una fede che è soprattutto etica. Su questa insisterà Kant: "tu devi"! E' anche profetica: propone il dovere, proprio nel momento in cui esso sta venendo meno.

La riforma cattolica è soprattutto una mistica, una poetica : è un canto in una situazione bloccata. San Giovanni della Croce inaugura un'estetica : hermosura (bellezza) è qualcosa che attrae. Il linguaggio poetico scatena, mette in movimento; è un invito a gustare, a contemplare! Mette in movimento le risorse interiori. In primo luogo suscita il desiderio di qualcuno che metta in moto un progetto. In secondo luogo, la fede nell'altro consente di trovare se stessi. In terzo lugo, la conversazione spirituale spinge lo sguardo verso l'interiorità. 

 Anselmo d'Aosta diceva: un evento più sfugge alla vista, più s'approssima al vero. Difatti, un evento più acquista celebrità, meno avrà gloria.  La celebrità è l'effimero del tempo che passa. La gloria rimane nascosta nel tempo,  viene dopo la morte: l'eterno ha durata.  La mistica è una scienza sperimentale, dirà Surin nel Grande Siècle della Francia. La mistica cattolica dona rilevanza alla profezia protestante-luterana: non sottovaluta la via dell'ascolto (la fede, nella sua crescita, richiede l'insegnamento);    aggiunge però qualcosa di cui non si può fare a meno, l'esperienza personale. 

Etica ed estetica: via dell'ascolto e via del gusto. Non sono due vie che si escludono a vicenda.  L'una non è alternativa all'altra. Piuttosto una via completa l'altra: ognuna dona ciò che manca all'altra. Etica ed estetica: l'esperienza del gustare non esclude la disciplina; l'ascolto del dovere non esclude di gustare una bellezza sempre più grande. 

Per non arrendersi al tramonto dell'occidente (e del cristianesimo), serve la Verhaltenheit (la resilienza o il resistere pensante), come diceva Massimo Cacciari in Geo-filosofia dell'Europa (1994). Io aggiungerei che serve anche la Verlassenheit ( il lasciar andare il tromonto, guardando all'alba): da oriente sorge sempre un nuovo giorno, un'alba nuova. L'attesa è fatta di ascolto e di esperienza. Parlare solo di tramonto può ingenerare depressione! Ci servono i corsi, per svegliare e nutrire l'intelligenza; ci servono i percorsi per non rimanere nell'astrattezza  e  non sorvolare sulla storia e sull'esperienza.

                                           don Carmelo Guarini

                                 

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