martedì 30 gennaio 2024

Autocensura : impedirsi la comunicazione!

Perchè impedirsi la comunicazione?        L'autocensura manca di fiducia nella comunicazione!

 E' vero che l'astrattismo, il razionalismo, ossia l'idolatria del pensiero umano ha condotto il mondo culturale  occidentale a ripetere quella yubris che il pensiero greco aveva individuato come la trasgressione più grave (oltrepassamento del limite o del confine). Filosofia cristiana e teologia scolastica non sono rimasti esenti da questo errore. Nel secolo scorso il padre Teilhard de Chardin aveva denunciato l'astrattismo e il verbalismo nel pensiero cristiano.

"L'io individuale deve smettere di dichiararsi centro di unificazione e di coscienza. E' proprio Dio, il Dio personale, il più profondo centro di coscienza e di unificazione". Così scriveva Thomas Merton, in una breve presentazione del filosofo Zen Kitaro Nishida, ed evidenziando la rivoluzione del buddismo:  " Nishida afferma chiaramente e definitivamente che la più profonda esigenza del cuore umano o l'esigenza religiosa è la ricerca di un Dio personale." In questo il buddismo Zen sarebbe molto vicino alla mistica cristiana e a San Giovanni della Croce, dottore mistico della Chiesa.

La coscienza, per il buddismo Zen, non è conoscenza ma "pura presenza". Daisez Taitaro Suzuki afferma che "lo Zen non insegna nulla; solo ci mette in condizione di svegliarci e di divenire coscienti". E' molto vicino a ciò che Wittgenstein ha affermato in Occidente: "Non pensare, guarda".  Merton fa notare che San Giovanni della Croce aveva proprio affermato nel 1500 che andava spostato il centro di coscienza dall'io individuale al Dio personale presente nella coscienza. Questa operazione, antinarcisista, ma  non demolitrrice della dignità umana, era un avvertimento ad un'epoca che intendeva fare esperienza dell'essere umano, togliendo a Dio la centralità del todo  e del nada. La fede, per Giovanni della Croce, è fare esperienza di Dio nella noche. " Noche oscura, mas que alborada  -  Oh noche que juntaste Amado  con amada - amada en lo Amado trasformada". La fede è cosa diversa dalla visione: il merito della fede, o meglio la conquista che la fede deve compiere è quella di credere nella parola dell'Amato, un credere senza vedere!

Perchè l'autocensura? Perchè impedirsi la comunicazione? Questo fenomeno, che sembra tutto italiano, in realtà riguarda un pò tutto l'occidente europeo, non è assente in quello americano, è evidente nella denuncia che ne fanno i Kikomori in Giappone (il più occidentalizzato paese asiatico). Fa notare Merton : "lo Zen usa il linguaggio contro il linguaggio per demolire quei preconcetti e distruggere la realtà fittizia nella nostra mente affinchè possiamo vedere direttamente." Ora, l'esperienza spirituale asiatica, compresa quella buddista, non è stata verbizzata, ossia non è stata toccata dal Logos (il discorso sapiente); perciò fa più leva sul silenzio, sul gesto che s'impone con la pura presenza. Invece, il pensiero occidentale deve riconoscere di aver profanato il Logos, di aver tolto di mezzo la relazione personale, per mettere al centro l'Io individuale. Giunto al termine del percorso, il pensiero occidentale sperimenta il "vuoto esistenziale", l'Io individuale frustrato, che non potendo più dire "chi sono?", tace, si autocensura, smette la conversazione e la ricerca.   OCCORRE RICONQUISTARE LA FIDUCIA NELLA CONVERSAZIONE e NELLA RELAZIONE!

                                              Don Carmelo Guarini




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