giovedì 18 gennaio 2024

Geo-teologia : una rivoluzione permanente

 Il cristianesimo non è soprattutto tradizione. Senza dubbio non è restaurazione della Legge antica.     E' soprattutto una rivoluzione, è l'Evento imprevedibile Gesù Cristo,      che racchiude nella sua Persona una ousìa divina e una ousìa umana. Evento imprevedibile è stato per l'impero di Roma, per la cultura filosofica di Atene, per l'attesa messianica di Gerusalemme.

Perchè Roma e Gerualemme hanno processato Gesù Cristo? (Il doppio processo narrato dall'abate Ricciotti nella Vita di Gesù Cristo)! Perchè anche Atene ha scartato Gesù Cristo? Noto è il fallimentare kerigma di Paolo all'Aeropago di Atene! Che cosa rifiutavano Roma, Atene e Gerusalemme? Che cosa non attendevano? Che l'amore (Agàpe) prendesse il posto della Legge! Nella Lettera ai Romani, Paolo di Tarso ha messo ben in evidenza la novità del kerigma cristiano: l'amore sostituisce la legge. L'amore non è Eros o Philìa, ossia amore umano, è Agàpe, è amore divino, trinitario e kenotico .      I due misteri fondamentali della fede, doni liberi, non dogmi imposti, sono la novità che lo Spirito dona all'umanità. 

La scienza fa progredire nella scoperta e anche nella manipolazione della Natura (ha rifiutato l'idea di Creazione, per sposare l'idea di Evoluzione indefinita). La filosofia approfondisce il pensiero tra occidente e oriente (accanto all'Europa e all'America, ci sono l'India e la Cina). In Asia, il Giappone e la Corea del sud si sono occidentalizzati per libera scelta; le Filippine hanno intravisto nel cristianesimo cattolico una liberazione dal colonialismo politico, economico, persino naturalistico. L'Asia  è sì terranea, ma aperta sull'oceano Pacifico.  La verbizzazione dell'Asia passa attraverso il silenzio, il nirvana buddista, la pacificazione non violenta. Il Mahatma Gandhj aveva colto il Verbo più in profondità di Mao, che aveva copiato troppo dal marxismo e comunismo di Carl Marx. 

La teologia oggi deve ripensarsi ecumenica e universale: non basta più ciò che ha ricevuto dalla cultura greca; dall'Africa può ricevere lo spirito di comunità; dall'Asia una spiritualità del distacco più che dell'attaccamento che tende alla conquista. La sfida per la teologia cristiana e cattolica è dire con chiarezza la fine del colonialismo, della volontà di dominio, la fine del sistema di potere oppressivo. La rivoluzione permanente che la teologia cristiana deve portare avanti, seguendo le orme del suo fondatore Gesù Cristo (Paolo di Tarso è un discepolo di Gesù Cristo), è la libertà di vivere l'amore reciproco (la relazione agapica e kenotica) nella creatività dello Spirito Santo, che libera dall'oppressione della Legge e dall'incatenemanto del pensiero che si oppone al vivere della vita.

                                        don Carmelo Guarini


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