lunedì 12 febbraio 2024

Evoluzione della morale

 Una psicoterapia per l'uomo di oggi. "Cos'è la fede? ", si chiede Erich Fromm nell'ultimo capitolo del suo libro "L'arte di amare": nella "pratica dell'amore" non è importante la tecnica, quanto la meditazione (per acquisire una fede razionale ed un coraggio che impediscano la "fuga dalla libertà").  Una domanda da rivolgere al prof. Galimberti: "perchè la fuga  dalla libertà?". Forse perchè essa è un fardello troppo pesante da gestire? E se da fattore determinante della proaresis si trasformasse in cinismo, come hanno fatto gli antichi greci (dopo averla scoperta, hanno lasciato che degenerasse in cinismo), non si rischierebbe  la resa al potere della tecnica?

Di evoluzione della morale parla Victor Frankl, prospettando una valida psicoterapia per l'umanità contemporanea: "Prima o poi non moralizzeremo più, ma dovremo ontologizzare la morale: quello che è buono o quello che è cattivo non sarà più definito come ciò che si deve fare o ciò che non si deve fare. Quello che è buono sarà definito come ciò che promuove e favorisce il compimento del significato affidato e richiesto ad un essere; e quello che è cattivo sarà definito come ciò che blocca e impedisce il compimento di significato di un essere." (La sofferenza di una vita senza senso, p. 27)  La morale kantiana del "tu devi" è superata. L'imperativo categorico poteva essere accettato nell'età vittoriana, quando la borghesia vi trovava anche un'utilità pratica, quella dell'ascesa della propria classe.   Ora è la coscienza ad essere  interpellata: "La coscienza può essere definita come la capacità intuitiva di scoprire il significato unico e singolare nascosto in ogni situazione." (p. 29). Lasciarsi sorprendere dall'Insight, direbbe la psicologia di Rogers, centratta sulla persona!  Che la riflessione sul significato aiuti a superare non solo il vuoto esistenziale, ma anche la tecnica della quale si può rimanere schiavi, Frankl lo dice in termini chiari parlando della sessualità, che andrebbe riscoperta come relazione, non usata come tecnica. Scrive : "Attualmente ci troviamo di fronte ad un'inflazione sessuale la quale -come avviene per ogni inflazione, anche in campo monetario- è associata ad una svalutazione : la sessualità viene svalutata perchè è stata disumanizzata." (p. 23)  La sessualità costituisce un veicolo di una relazione personale!

Quale il ruolo dell'educazione e della cultura, oggi? Affinare la coscienza, non limitarsi a trasmettere nozioni e conoscenze!  Ancora Frankl : "Solo una coscienza sveglia e affinata rende l'uomo capace di prendere posizione contro, im modo da non cadere nel conformismo e non piegarsi al totalitarismo." (p. 30). La coscienza non può rinunziare alla libertà di decisione: se lo facesse, metterebbe la persona in una situazione di servilismo, cioè di costrizione (inconsapevole) nell'  imitare ciò che tutti fanno e nel  volere ciò che un potere occulto impone! La libertà è un fatto dello spirito, non solo della ragione:  i greci antichi non potevano ancora capirlo, perchè il cristianesimo non lo aveva ancora annunziato. Il verbo utilizzato nel Nuovo Testamento per definire l'atto di coscienza sarà anakrinein (giudicare), non semplicemente essere consapevoli. Atto di giudizio, dunque, quello della coscienza, e non semplicemente di consapevolezza. Con Frankl aggiungeremo: coscienza è compimento di significato della persona; questo consente una relazione più autentica tra le persone.

                                       don Carmelo Guarini

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