La depressione nichilista deriva dalla decadenza programmata riguardo allo spirito e alla storia. Ciò che Nietzsche ha scritto nell'Anticristo, ossia :"La libertà - il sovrano distacco - / che pone la sofferenza / al di sopra di ogni risentimento." è da interpretare. Quì Nietzsche sembra affermare una mistica opposta alla propria: infatti, il risentimento che annulla la sofferenza e la rende vana, le impedisce l'investimento nella resurrezione o almeno nella rinascita, paralizza lo spirito invece di aprirlo alla relazione autentica.
"La croce è l'unica teologa" , dicevano i padri della chiesa. E non a caso! Chi fa della sofferenza un investimento, infatti, supera il risentimento, dona alla storia e all'esistenza il segreto per lo sviluppo autentico dell'io.
Non si tratta di immaginarsi l'alba durante la notte, ma di attenderla con distacco, lasciando che le stelle parlino nel silenzio e dicano all'anima ansiosa e angosciata : "veglia, che la situazione intricata si risolverà da sè e ne sarai più che meravigliata!"Superando il risentimento per ciò che è stato tolto, si diventa inventori della propria vita. E' l'esclusione dello Spirito e del bisogno spirituale che preclude la risoluzione della frustrazione esistenziale! Dedicarsi al compito : è dal silenzio che nasce la parola, portando luce e vita.
Una poesia del monaco Benedetto Calati. " Una grande notte incombe sulla Chiesa
Il Concilio, uno scialo di speranze.
Sempre più rara ovunque la Parola;
mentre di inutili parole -
a ondate
rimbomba il mondo.
Non un profeta che alzi il vessillo."
Il silenzio e la parola stanno tra loro come la notte e l'alba. E' l'attesa che prepara l'accoglienza al nuovo! Più s'investe nel Crocefisso, più scompare la depressione nichilista dell'Anticristo. Perchè Nietzsche è rimasto così risentito riguardo all'occidente verbizzato? La Parola non è stata del tutto Vita?
don Carmelo Guarini
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