mercoledì 7 febbraio 2024

Ordine e disordine

Un dialogo impossibile quello tra moderni senza fede e credenti senza modernità?

Il passaggio dal quantitativo al qualitativo  sarebbe la scelta dell'improbabilità maggiore, ossia il neghentropico, mentre il quantitativo conduce inevitabilmente all'entropico.

L'ordine è un sistema aperto,  e consente al disordine di apparire. Ilya Prigogine, premio Nobel per la chimica nel secolo scorso, ha dimostrato che il disordine non è uno stato naturale della materia, ma piuttosto uno stadio che precede l'emergere di un ordine più elevato. Prigogine ha dimostrato la continuità tra materia inerte e materia vivente. Il nuovo approccio al problema dell'ordine va contro il secondo principio della termodinamica secondo il quale con il trascorrere del tempo  i sistemi chiusi passano dall'ordine al disordine. 

Francis Crick, premio Nobel per la biologia nel secolo scorso (per la scoperta del DNA) afferma : "Un uomo qualunque, con tutto il bagaglio di conoscenze oggi a nostra disposizione, potrebbe affermare solo che l'origine della vita sembra allo stato presente appartenere all'ordine dei miracoli tante sono le condizioni che dovrebbero trovarsi riunite per poterla realizzare." (ossia la possibilità che un migliaio di enzimi differenti si raggruppino in modo ordinato sino a formare una cellula vivente è dell'ordine di 10 alla mille contro uno).

La meccanica quantistica ha messo in evidenza lo stretto legame tra materia e spirito.     Ora il cosmo appare come un insieme di relazioni. Due forze energetiche possono far avanzare la materia verso lo spirito.     Una forza è il pensiero nel prevedibile; l'altra forza è la preghiera-sofferenza nell'imprevedibile.  La sofferenza è una preghiera in trasparenza: è la forza energetica dello  spirito che riesce a realizzare un imprevedibile. Non a caso, nella seconda metà del secolo scorso, Victor Frankl vedeva il passaggio all'homo patiens. Una nuova malattia dell'anima era emersa : il vuoto esistenziale, la frustrazione per la mancanza di senso. La psicoterapia freudiana (centrata sulla volontà di piacere) e la psicoterapia adleriana (centratta sulla volontà di potenza) non erano più in grado di guarire le nuove malattie dell'anima. 

Ora serve una psicoterapia che dia significato alla frustrazione esistenziale, alla mancanza di significato. Vivere la sofferenza non come una disgrazia, ma come un'opportunità di crescita, significa  salire più in alto con lo spirito.

                                 Don Carmelo Guarini


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